Igiene e sterilità
Sono concetti per noi fondamentali e su cui investiamo in strumentazione, materiali e corsi di aggiornamento. Ogni paziente può verificare con mano la cura che mettiamo nel gestire la sterilizzazione di ogni strumento con cui il paziente verrà a contatto.
Il personale dello studio ricopre un ruolo molto importante nel controllo delle infezioni. L’assistente dovrà accogliere il paziente, prepararlo all’intervento e organizzare il materiale e gli strumenti necessari. Lo studio dove verrà fatto accomodare il paziente viene ogni volta disinfettato con soluzioni battericida, fungicida, tubercolicida e virucida (virus con involucro, virus dell’epatite B e C, virus AIDS, virus dell’influenza A, etc..).
Tutti gli strumenti che noi utilizziamo sono imbustati e sterilizzati per mezzo di un’autoclave, apparecchiatura per sterilizzare con il vapore saturo che, arrivando ad altissime temperature in un ambiente sotto pressione, uccide qualsiasi microrganismo. Per verificare l’avvenuta sterilizzazione il paziente può notare sul retro di ogni confezione l’indicatore di processo cioè il simbolo che da rosa (strumento non autoclavato, cioè imbustato ma non sterile) è virato a marrone (che significa che lo strumento è stato autoclavato, cioè sterilizzato).
PERCORSO DEGLI STRUMENTI UTILIZZATI E SALA DI STERILIZZAZIONE
Alla fine di ogni seduta l’assistente allontana tutti gli strumenti usati o anche solo toccati, portandoli in una stanza apposita per la procedura di disinfezione e sterilizzazione detta SALA di STERILIZZAZIONE.
Durante l’intero processo vengono attuati protocolli immutabili e concepiti in modo che gli strumenti sterili non vadano mai a contatto con quelli infetti.
- Gli strumenti vengono prima decontaminati ovvero immersi per minimo 10 min in una soluzione di acqua e acido peracetico (usato anche per gli strumenti di chirurgia negli ospedali);
- Vengono poi sciacquati e detersi manualmente;
- Quindi un ultimo passaggio nella vasca ultrasuoni che ci garantisce la rimozione anche dei più piccoli frammenti residui (attraverso il fenomeno della cavitazione, che consiste nella rapida e continua formazione ed implosione di milioni di microscopiche bolle che, combinata con una appropriata azione chimica del detergente, rimuove le impurità in ogni punto degli oggetti immersi);
- Si procederà poi all’asciugatura e al controllo finale prima di imbustarli e metterli in autoclave.
Ora gli strumenti sono pronti per essere imbustati e messi in autoclave dove avverrà la vera e propria STERILIZZAZIONE.
Gli strumenti sterili verranno quindi disposti nei vari servo-mobili pronti per essere usati.
Fig. 1-2 : vasca a ultrasuoni.
Fig. 3-4 : macchina imbustatrice e strumento imbustato ma non ancora autoclavato.
Fig. 5 : autoclave
Fig 6: strumento autoclavato e sterilizzato. L’avvenuta sterilizzazione si può riscontrare dagli indicatori tornasole che dal rosa virano al marrone.
In caso di rischio elevato, come per gli interventi di chirurgia e implantologia, le regole riguardanti la sterilità degli ambienti e degli strumenti sono molto più severe e devono essere rispettate con grande meticolosità. Nel nostro studio eseguiamo l’intervento in una sala dedicata e utilizziamo un kit di materiali sterili e spesso monouso (camici, teli, guanti, guaine protettive, passacavi, cuffie, mascherine, aspiratore, tamponi di garze, vaschetta di plastica). Dopo aver preparato il paziente, l’assistente provvederà ad applicare dei teli sterili su tutte le superfici sensibili della poltrona e su quelle degli strumenti accessori.
Non trascuriamo nessun particolare, perché la nostra priorità è garantire un ambiente sicuro al paziente.